DALLE OCCUPAZIONI DI MILANO A TUTTO IL PAESE:  ORA DECIDIAMO NOI!

Dalle occupazioni di Milano lanciamo un appello a tutto il Paese, non ci fermeremo, ma continueremo a pretendere di veder rispettati i nostri diritti come student3 e come giovani, perché i diritti non si meritano. 

A Milano in queste settimane abbiamo occupato sei scuole e le occupazioni “a staffetta” continuano. Lunedì hanno occupato gli studenti del Parini, la sesta occupazione dopo le altre che ci sono state nelle scorse settimane al Severi-Correnti, Virgilio, Beccaria, Manzoni e Bottoni. Ci sono stati anche scioperi al Moreschi e al Cartesio di Cinisello e venerdì scorso c’è stata una protesta al Leonardo. Le proteste e gli scioperi si stanno diffondendo anche in provincia.

Nonostante come student3 ci stiamo mobilitando in tutto il Paese il Ministro Valditara è sordo alle nostre richieste e preferisce restare in silenzio senza entrare nel merito di ciò che chiediamo: un cambiamento radicale dell’attuale sistema scolastico. L’unica vera risposta da parte di Valditara e del Governo è la repressione come dimostrano le manganellate a Pisa, Catania e Firenze o il tentativo di invisibilizzare le proteste attraverso la circolare inviata alle scuole sulla “stretta alle occupazioni”. 

Urliamo tutt3 insieme al ministro e al Paese che i diritti non si meritano e che non può continuare ad ignorare la popolazione studentesca che ogni giorno vive le conseguenze delle sue riforme, non solo classiste ed escludenti ma decise senza l3 student3 che una proposta concreta la hanno e costruita a partire dalla scuole e dalle piazze di tutto il Paese.

Da tutt3 le piazze del Paese l’8 e il 21 marzo e per tutto il mese abbattiamo la scuola del merito, riprendiamoci i nostri diritti! Vogliamo una scuola che garantisca i diritti del corpo studentesco, vogliamo:

  1. il diritto ad un’istruzione completamente gratuita, con l’introduzione di una Legge Nazionale sul diritto allo studio, lo stanziamento del 5% del PIL all’istruzione e un reddito di formazione
  2. il diritto ad una didattica non piegata alle richieste delle aziende, con l’abolizione dei PCTO in funzione dell’istruzione integrata educante, sicura, fuori dalla produzione
  3. il diritto a spazi sicuri ed adeguati, con interventi sull’edilizia scolastica, per renderla sicura, ecologica ed educante
  4. il diritto ad una scuola che tuteli il nostro benessere psicologico, con una riforma della valutazione che abolisca le valutazioni numeriche in favore di quelle narrative e strumenti di cura come sportelli psicologici in ogni scuola
  5. il diritto a decidere sulle nostre scuole, con una riforma della rappresentanza che raddoppi il numero degli studenti in consiglio di istituto ed introduca le commissioni paritetiche e i corsi di formazione sulla rappresentanza in ogni istituto 

Per questo e per molto altro  continueremo a mobilitarci ed occupare le scuole in tutto il paese, per cambiare questo modello di scuola e di società.

Questo è solo l’inizio, il silenzio del Ministro non ci fermerà e nei prossimi giorni e nelle prossime settimane l’ondata mobilitativa andrà avanti più forte e ampia di prima. Continueremo a farci sentire dentro e fuori le nostre scuole da Nord a Sud, in tutto il Paese, con occupazioni, sit-in, scioperi e cortei e lanciamo un appello a tutta la popolazione studentesca a fare altrettanto: Ora Decidiamo Noi!

Nelle piazze di tutto il Paese questo venerdì 8 saremo marea per lo sciopero nazionale transfemminista e il 21 per le vittime innocenti delle mafie. 

UN’ALTRA SCUOLA NON È UTOPIA

ABBATTIAMO LA SCUOLA DEL MERITO, RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI

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